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PALIO 2023 settembre 01, 2024 17:00 FORZA RAGAZZI!!! http://www.ilpalio.it/

Sant'Andrea

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IL PALIO DEL VECCHIO MERCATO 2017 - XXVIII

 

LA SQUADRAFoto su gentile concessione di Daniele Maccagnan

Alessandro Trevisan, Andrea Volpe, Daniele Menegon, Daniele Silvestri, Danny Zamprogno, Emanuel Santin, Gianmaria Sartor, Lorenzo Cavallin, Matteo Quaggiotto, Michele Caeran, Michele Cavallin, Mirco Caeran, Patrik Morello, Simone Caeran

CAPOMASTRO: Mara Caberlotto
DAMIGELLA: Laura Crema corona
ALLENATORE: Alessandro Trevisan
RESPONSABILI DAMIGELLA: Loredana Caberlotto
RESPONSABILE SFILATA: Gastone Pozzobon
RESPONSABILE MERCATINO: Domenico Fantin
SIMBOLO: Area Verde - PRODOTTO TRASPORTATO: Frutta - COLORE: Verde

GUARDA LA GALLERIA

SANT'ANDREA - AREA VERDE
Erano i primi di Agosto del 1990 e un buon gruppo di baldi giovani, stava costruendo il nostro centro frazionale, l'Area Verde.
Una sera, nel bel mezzo dei lavori, arrivò Odoardo Fero che pose un'intrigante domanda ai ragazzi: "Tosati voeu ciapar 5 milioni?" senza pensarci troppo qualcuno rispose: "Basta che te me disi cosa far; parchè qua min vol tanti".
Odoardo spiegò l'idea venuta dai Selese, riguardante la corsa; dopo una prima risata scherzosa, il gruppo accettò la sfida e in meno di un mese si allenò per poter spingere 4 quintali di carro, dal municipio alla colonna, senza cambi e per giunta con pantaloni lunghi e camicia! Sotto un caldo che, diciamolo "Sudava anca i morti!"
Dal 1990 ad oggi i ragazzi ce l'hanno sempre fatta (dovon ancora vinsar i 5 milioni), ma l'impegno è sempre tanto; nel corso delle edizioni sono cambiate tante cose: è stata aggiunta la damigella, poi il mercatino e inoltre la sfilata storica.

Il simbolo di S. Andrea è la frutta, data la posizione della contrada nel verde della campagna montebellunese, che viene venduta assieme a marmellate e grappe, distillate nella vecchia maniera, al tradizionale mercatino.
Ad oggi l'Area Verde non è più soltanto un punto di ritrovo per il palio, ma vi sono altre ricorrenze come: la sagra a novembre in onore del patrono, il falò della befana e la festa del 1° Maggio.

IL DRAPPO
Gilda Scarcia
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Gilda Scarcia, Pugliese d'origine vive ed opera in Veneto dal 1999, docente di Arte a Montebelluna, artista di notevole talento; ha conseguito gli studi artistici e accademici presso il liceo artistico "Lisippo" di Taranto e l'Univeristà agli studi di Bari.
La sua esperienza artistica si è sviluppata frequentando botteghe di pittori e scultori di fama internazionale, come i Maestri: Corallo, Delle Foglie, Guida; dove ha potuto approfondire una naturale espressione per il genere figurativo, gli effetti del chiaroscuro e velate macchie di colore con intima certezza, che solo attraverso questo linguaggio il suo messaggio assume una piena responsabilità, dando origine a risultati di elevata forza espressiva e perfezione plastica.
Figure e ritratti dove l'interesse per l'uomo e l'introspezione psicologica sono evidenti.
Realizza ed espone opere uniche in numerose mostre collettive e personali, presso gallerie nazionali ed estere e mostre autogestite (sale mostre, biblioteche e ville).
Presente alla fiera dell'arte contemporanea di Padova a Bari.
Espone al museo "Emilio Greco" di Sabaudia; ha collaborato inoltre come disegnatrice grafica alla scenografia teatrale di alcune opere e racconti, collezionando premi e riconoscimenti della critica.

Drappo del “Palio del Vecchio Mercato” di Gilda Scarciadrappo 2017
Commento critico di Roberto Conte

In primo piano una ruota accostata ad una figura umana, in secondo piano un arco in pietra, più in fondo il borgo di Mercato Vecchio e in lontananza le colline.
Quadro simbolico realizzato con tecnica grafica mista: china, acrilico, sanguigna e terre, in monocromia seppia cha sa di vissuto, di antico.
La ruota, dopo il fuoco, è tra le più importanti scoperte dell’uomo. Gli permette di spostare gli oggetti con meno fatica e più velocemente o creare macchine complicatissime. Ma la ruota non è solo l’inizio dell’evoluzione tecnologica dell’umanità, la ruota proprio per la sua forma è anche simbolo: la ruota gira come gira il mondo, la fortuna; ha rappresentato la luna (quando la ruota alle origini era piena) e il sole (nella sua evoluzione a raggiera); ecco quindi che assume il significato della creazione, del divenire, del viaggio ciclico dei pianeti e della natura, lo stesso che accompagna il viaggio dell’uomo verso mete sempre più ambite, verso traguardi sempre più difficili.
L’atleta è qui rappresentato a dorso nudo, con un corpo scultoreo dalla muscolatura possente, ma in uno stato contemplativo, riflessivo verso la competizione che sta per intraprendere, come a voler penetrare la fatica che lo attende o quale strategia gli sarebbe più congeniale per la prova che ha davanti.
Quasi di fronte a se vediamo l’arco; non è un arco di trionfo però, è una porta a forma di arco; è un passaggio o forse l’arrivo sotto il quale transitare non come vincitore – non necessariamente almeno – ma come concorrente, un fine dove arrivare, assieme ad altri emuli; uno stimolo per mettersi in gioco, perché nella vita l’importante è esserci, partecipare, tentare, non vincere.
Ed infine, con sullo sfondo le colline e le prealpi, ecco il borgo del “vecchio mercato” situato sulla rocca che sovrasta Montebelluna, dove fin dall’anno mille D.C. i mercanti, i contadini, gli artigiani accedevano per scambiare merci e prodotti trasportati su da carri trainati a mano. Il Mercato Vecchio, con la sua Piazza Colonna e la chiesa di San Biagio, è stata l’anima e lo spirito del mercato di Montebelluna; nel drappo lo vediamo situato più in basso dell’uomo in primo piano, viene osservato dall’alto: a significare che nonostante le complessità, la fatica e le avversità, l’intelligenza e la forza dell’uomo saranno in grado di domare anche la forza di gravità e raggiungere vette anche più alte di lui.

TEMPI

ORDINE DI PARTENZA 1° IN.T. 2° IN.T. TEMPO
Mercato Vecchio 1’16″49 [06°] 5’10″56 [06°] 9’55″95 [05°]
Posmon 1’18″07 [08°]  4’50″76 [01°] 9’33″99 [03°]
Guarda 1’15″87 [04°] 5’08″64 [05°] 10’27″18 [11°]
Caonada 1’11″62 [01°] 5’15″24 [10°] 10’20″94 [09°]
Contea 1’22″23 [11°] 5’26″41 [11°] 10’20″29 [08°]
Centro 1’12″65 [03°] 4’53″52 [02°] 9’19″50 [01°]
Busta 1’17″58 [07°] 5’12″17 [08°] 10’01″27 [06°]
Sant’Andrea 1’22″04 [10°] 5’11″29 [07°] 10’26″20 [10°]
Biadene 1’12″56 [02°] 4’57″15 [04°] 9’53″60 [04°]
San Gaetano 1’16″06 [05°] 5’14″15 [09°] 10’12″86 [07°]
Pederiva 1’19″41 [09°] 4’54″51 [03°] 9’21″65 [02°]